martedì 24 marzo 2015

Alessandro Baricco: La Sposa giovane, la Scuola Holden e il mestiere di scrivere

Alessandro BariccoAlessandro Baricco e La sposa giovane, un binomio di cui tutti stanno parlando. Alla vigilia dell’uscita del suo nuovo romanzo, La Sposa giovane (Feltrinelli, 2015), Baricco ha una sola regola per il ristretto gruppo di blogger che ha deciso di incontro, riunito attorno a un tavolo della Scuola Holden: «non si parla del libro».
Del resto siamo a Torino, dove l’understatement galoppa, e nel “regno” di Baricco non si fa mistero della sua idea di intimità letteraria e dell’orrore per il didascalismo. Sulla parete della grande scalinata centrale della Scuola Holden campeggia il monito di J.D. Salinger: «It’s funny. Don’t ever tell anybody anything. If you do, you start missing everybody». A cui si aggiunge quello del “preside” Baricco: «Se non capite il senso di questa frase, allora forse è meglio fare un altro mestiere».
Saremo costretti a infrangere uno dei comandamenti più sacri dei lettori? Dovremo giudicare il libro dalla sua copertina? Nel caso de La Sposa giovane non sarebbe un torto così grande, visto lo studio minuzioso a cui è stata sottoposta. La Sposa giovane esce con due copertine diverse: una lucida, essenziale anche nella terza di copertina, l’altra con carta vergata e un sapore vintage.
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